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Quali sono le chiavi del successo nel WorldSBK?

Wednesday, 9 October 2019 11:35 GMT

 

Razgatlioglu ha conquistato la sua prima vittoria; il telecronista della classe regina delle derivate di serie Steve English ci spiega come sia fondamentale il rapporto tra pilota e team 
 
 
Il talento del giovane pilota turco (Kawasaki Puccetti Racing) si conosce da molto tempo. Quando è entrato a far parte del paddock WorldSBK nel 2014, nella classe Superstock 600, aveva già vinto delle gare nella Red Bull Rookies ed era sotto l’attenzione di molti addetti ai lavori. Poi sarebbe arrivato il titolo in quella categoria a cui avrebbe fatto seguito quasi in modo naturale anche la vittoria del campionato Superstock 1000. Infortuni e inesperienza hanno deluso le sue aspettative andando a vantaggio di Michael Ruben Rinaldi ma il destino era segnato, dato che il pupillo di Kenan Sofuoglu era diretto verso l’approdo nel mondiale Superbike.
 
Sofuoglu dopo aver chiuso la carriera di pilota è diventato lo sviluppatore di talenti provenienti dalla Turchia per farne dei campioni del mondo WorldSBK o MotoGP™. La sua carriera gli aveva insegnato che era necessario cogliere il prima possibile l’opportunità di guidare una moto di grande livello per fare in modo che un pilota turco riuscisse a vincere una gara nella classe regina delle derivate di serie. Sofuoglu voleva portare Razgatlioglu nel mondiale World Superbike; una caduta nei test di Philip Island nel 2016 ha messo fuori gioco Josh Hook e così Toprak ha debuttato a soli 19 anni. Ha trascorso due stagioni su una moto nella classe STK1000 e ora è alla sua seconda annata in Superbike: il 22enne ha imparato prima di molti altri piloti le lezioni che servono per diventare un pilota di livello nella categoria maggiore.
 
A inizio 2019, Razgatlioglu a soli 22 anni ne aveva già tre di esperienza a bordo di moto da 1000 cc. Durante l’inverno il team Puccetti ha dovuto apportare dei miglioramenti al suo stile di guida. Razgatlioglu aveva molto talento ma ciò che gli mancava era la rifinitura. La sua capacità di capire la moto e i vari feedback era limitata ma con la fiducia del suo team guidato dal capotecnico Phil Marron, ha fatto passi da gigante.
 
Per qualsiasi pilota di grande livello l’intelligenza e la mentalità sono fondamentali. Gli errori sono importanti ma devono servire da lezione per imparare ancora di più. Il talento offre opportunità ai piloti, ma poi loro devono essere bravi a sfruttarlo al meglio. Se ti trovi a competere contro Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) e i migliori piloti del WorldSBK, hai bisogno di imparare dai tuoi errori per migliorare ogni volta. Quest’anno Toprak non ha deluso le aspettative: ha vinto due gare ed è salito sul podio in dieci occasioni. I successi arrivati a Magny-Cours non sono una sorpresa. A partire da Imola, i podi che ha conquistato sono il giusto risultato e hanno cambiato l’atteggiamento e la mentalità di Razgatlioglu.
 
Toprak è a bordo di una Kawasaki del team Puccetti dal 2015: ha vinto gare nella STK600, nella STK1000 e ora anche nel World Superbike. Quello che sta per chiudersi è il suo ultimo anno con il team. Per gran parte del 2019 sembrava destinato a lasciare la sua attuale squadra per trasferirsi al Kawasaki Racing Team al fianco di Rea: almeno fino all’estate quando all’improvviso sono sorte complicazioni per il suo passaggio in KRT. In quel periodo Toprak era ai suoi primi podi e tutto il team Puccetti lavorava per lui. Lo spirito familiare è stato decisivo mentre in KRT il pilota è solo una piccola parte del team, come dimostra la conferma di tutta la squadra che prima era a sostegno di Tom Sykes e che è rimasta al suo posto anche quando hanno deciso di cambiare guida per affidarsi a Leon Haslam. Probabilmente accadrà di nuovo nel 2020 quando un nuovo pilota prenderà il posto di Haslam.
 
Il successo di questa stagione di Razgatlioglu è dovuto al suo talento ma anche a tutto il gruppo che lavora con lui. Ecco perché era importante per il giovane turco cercare di portare alcuni membri del suo team nel suo passaggio al Pata Yamaha per la sua nuova avventura per il 2020. Il gruppo era più importante della moto.
 
Come manager avrà ancora Sofouglu, il cinque volte campione del mondo Supersport che potrebbe aver avuto la giusta visione a lungo termine consigliando a Razgatlioglu di passare a una moto ufficiale il prima possibile. Dopo due anni trascorsi nel WorldSBK e con il prossimo trasferimento in Yamaha, per Toprak potrebbero anche aprirsi le porte di un passaggio in MotoGP™ nel caso in cui riuscisse a vincere un titolo. Se ottenesse questo risultato in Yamaha, potrebbe essere un pilota di sicuro interesse per la casa di Iwata per il team MotoGP™. Un’opportunità che Kawasaki non può offrirgli.
 
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